Quando si richiede un preventivo a un giardiniere professionista, spesso ci si concentra unicamente sulla cifra finale proposta per il servizio. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione ai costi nascosti che possono emergere solo al momento della fatturazione o durante l’esecuzione dei lavori. Queste spese supplementari possono incidere pesantemente sul totale e rendere il servizio molto più oneroso del previsto. Una conoscenza approfondita delle diverse voci che possono concorrere alla formazione del preventivo aiuta a evitare spiacevoli sorprese e a tutelarsi da aggravi inattesi.
Le componenti del costo di un giardiniere
Il prezzo di un intervento di giardinaggio non si limita mai alla sola manodopera. Il tariffario dei giardinieri in Italia varia notevolmente, oscillando tra 9 e 21 euro orari secondo la specializzazione e il tipo di intervento richiesto, ma in media può arrivare anche fino a 80 euro all’ora per servizi specializzati. Questo costo di base non sempre include tutte le prestazioni necessarie e molte volte bisogna distinguere tra:
- Tariffa oraria o a forfait: alcuni professionisti adottano un costo a ore, altri preferiscono una cifra fissa per l’intervento completo. È essenziale chiarire fin dall’inizio la modalità, perché ciò influisce sulla maniera in cui eventuali imprevisti o richieste supplementari vengono conteggiati.
- Materiali e forniture: l’acquisto di piante, arbusti, sementi, concimi e prodotti specifici viene solitamente fatturato a parte rispetto alla manodopera. Anche piccole forniture come sacchi, carburanti e accessori possono essere aggiunti.
- Trasporto e logistica: il trasporto di attrezzi e materiali può rappresentare una voce a parte, specie se il giardiniere deve percorrere distanze considerevoli o utilizzare mezzi adeguati per attrezzature pesanti o voluminosi arbusti.
- Smaltimento dei residui verdi: la raccolta e lo smaltimento di fogliame, rami, erba tagliata e altri scarti spesso non sono compresi e, quando lo sono, vengono quantificati separatamente. In caso di rifiuti speciali, come tronchi provenienti da abbattimenti, i costi aumentano notevolmente.
- IVA e oneri fiscali: alcuni preventivi non riportano l’IVA, che può variare dal 10% (manutenzione ordinaria) al 22% (per altri servizi), perciò è opportuno chiedere se la cifra è già comprensiva o esclusa da questa voce.
Servizi spesso esclusi dal preventivo
Un errore comune è ritenere che il costo concordato comprenda automaticamente tutte le eventuali necessità emerse durante i lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria. In realtà, esistono numerosi servizi accessori o “straordinari” che, se non specificati, vengono fatturati a parte, tra cui:
- Progettazione su misura di impianti di irrigazione automatica, illuminazione o arredi particolari per il giardino.
- Prestazioni ad alto rischio, come la potatura di alberi in quota o abbattimenti complicati, i quali richiedono strumentazione dedicata e spesso anche fideiussioni o coperture assicurative specifiche.
- Permessi comunali obbligatori, ad esempio per abbattimenti di alberature protette, che hanno un iter burocratico e costi autonomi.
- Interventi imprevisti resisi necessari durante i lavori, come la rimozione di ostacoli non segnalati prima dell’intervento (vecchi tronchi, macerie, impianti sotterranei).
Le spese accessorie e i rischi di costi supplementari
Molto frequentemente nel preventivo iniziale non vengono indicati in maniera esaustiva i cosiddetti costi accessori. Per esempio, il giardiniere potrebbe includere:
- Supplementi per urgenza: se si richiede un intervento entro tempi molto brevi, può essere applicato un sovrapprezzo, non sempre esplicitato dalla prima richiesta.
- Costi di attrezzatura speciale: piattaforme aeree per potature ad alta quota, trituratori potenti per scarti voluminosi o macchinari per la lavorazione del terreno.
- Tariffe per orari straordinari: se i lavori si protraggono oltre l’orario standard, si possono applicare tariffe maggiorate.
- Ricarichi per materiali non previsti: l’eventualità di dover sostituire piante ammalate, integrare fertilizzanti o acquistare nuovi arredi può riflettersi in ulteriori spese non preventivate.
Accade di frequente che il giardiniere proponga modifiche in corso d’opera, magari in buona fede per migliorare il risultato, ma senza sempre fornire un aggiornamento tempestivo del quadro economico. In questi casi è fondamentale richiedere la descrizione dettagliata delle nuove voci di spesa, autorizzandone eventualmente solo quelle ritenute realmente necessarie o di effettivo valore aggiuntivo per il committente.
Consigli pratici per evitare brutte sorprese
Per tutelarsi dall’insorgenza di costi nascosti, è consigliabile seguire alcune semplici ma efficaci strategie:
- Analisi comparativa dei preventivi: richiedere sempre più offerte (almeno tre o quattro) per avere una panoramica completa sulle diverse modalità di tariffazione e prestare attenzione alle differenze tra le voci di spesa. Non scegliere mai esclusivamente il prezzo più basso senza chiarire cosa vi sia realmente incluso.
- Preventivo dettagliato e scritto: il documento fornito dal giardiniere deve riportare in maniera analitica ogni singolo servizio, specificando chiaramente se si tratta di intervento a forfait, tariffa oraria, materiali inclusi o esclusi, modalità di smaltimento rifiuti, costi di trasporto e, soprattutto, importi al netto o al lordo dell’IVA.
- Condizioni per lavori aggiuntivi: è opportuno definire e mettere per iscritto in che modo verranno conteggiati eventuali extra non previsti. Chiedere al professionista di consultare sempre il committente prima di procedere con spese aggiuntive.
- Verifica delle coperture assicurative: nelle lavorazioni straordinarie, soprattutto se comportano rischi per cose o persone (potature in altezza, abbattimenti), richiedere che il giardiniere sia in regola con coperture assicurative (RC professionale, INAIL) per non incorrere in responsabilità civili o penali.
Inoltre, è buona norma tenere a mente che la pressione del mercato può aumentare la variabilità dei prezzi; alcuni professionisti, per essere competitivi, potrebbero omettere dal preventivo alcune spese ricorrendo poi, solo al termine dei lavori, ad un’integrazione della fattura. Risulta quindi sempre premiante, sotto il profilo sia qualitativo che economico, favorire trasparenza e chiarezza in fase precontrattuale. Il contatto diretto, una comunicazione chiara e la pretesa di documentazione dettagliata rappresentano la migliore difesa per chi intende valorizzare e mantenere il proprio spazio verde, evitando spiacevoli sorprese finanziarie e garantendo un investimento in sicurezza e professionalità per la cura del proprio giardino.